giovedì 31 gennaio 2013

La tavola dell'inverno



Oggi vi mostrerò nei dettagli la nostra tavola dell'inverno, allestita qualche giorno fa in occasione del nostro secondo "pranzo delle stagioni".
Anche questa volta abbiamo voluto preparare tutto utilizzando ciò che avevamo già in casa, per cercare di utilizzare la fantasia e fare qualcosa di autenticamente nostro.  
1 - Abbiamo iniziato con il preparare delle piccole decorazioni per i bicchieri. Su ogni calice abbiamo applicato con la colla stick tre piccoli fiocchi di neve fustellati nei colori freddi: azzurro chiaro, azzurro acceso e bianco. 
Un lavoretto di pazienza (dipende anche dal numero dei commensali!), da poter far fare ai bambini (qui vedete Tommaso intento a fustellare a modo suo) anche alcuni giorni prima del pranzo.

2 -  Abbiamo scelto una semplicissima tovaglia bianca e lucida abbinata a tovagliolini blu e posate d'acciaio per rendere al meglio i colori freddi dell'inverno e dare più spazio alle nostre decorazioni.

 3 - Ecco qui, ovviamente, il nostro igloo come centrotavola: buffo, allegro e molto freddo!


4 - Appena sfornato, il pane impastato da noi è stato posto in un bel cestino rettangolare, anch'esso "vestito" di blu.


5 -  Infine, per un bel tocco di colore e per personalizzare un po', tutta la tavola è stata decorata da tanti disegni a tema invernale colorati dai bambini la sera prima (trovati qua e là in rete: scuola da coloraredisegni da colorare maniamaestramary, mamma e bambini ) e collocati come segnaposto su ogni piatto. 

Ve li mostro tutti: come noterete, anche il piccolo Tommaso ha partecipato, colorando il proprio disegno-segnaposto. 


Per completare ed aggiungere qualche elemento naturale alla nostra tavola, abbiamo disposto qua e là qualche fogliolina di agrifoglio e di altri sempreverdi raccolta per l'occasione dai bambini.


Ed eccola qui, la nostra tavola dell'inverno!

Vi lascio con un'anticipazione del menù....

Nel prossimo post vedrete i bimbi impegnati nella laboriosa preparazione del nostro pranzone, dalla sfoglia ai piatti finiti.

martedì 29 gennaio 2013

Un dolce igloo come centrotavola d'inverno

Come chi ci segue già sa, quest'anno abbiamo pensato di realizzare, con i bambini, un pranzo speciale per ogni stagione dell'anno. 
Il pranzo della domenica, quello che ci vede a tavola tutti insieme, nonni e zii compresi.
Il pranzo dell'inverno è stato preparato per un paio di domeniche fa.
Dato che la preparazione di quello che per noi è un vero "evento" ci ha impegnato e divertito parecchio, dividerò anche questa volta in più post le varie fasi.
Oggi, quindi, inizio col mostrarvi il nostro centrotavola che è insieme anche il nostro dolce creativo dell'inverno, realizzato con un uso creativo ed un po' insolito del... panettone.
Panettone come dolce tipico di questa stagione che un po' tutti noi abbiamo ancora in casa, anche dopo le feste natalizie.
Il panettone in questione -ancora bello intero - è stato abbellito e decorato da me e dai bambini prendendo le mosse dal racconto dell'inverno inventato da Margherita: "Panna e le sue sorelle".
Quindi, abbiamo pensato di trasformare il panettone in un igloo, e di decorarlo, poi, con quattro fiocchettini e pupazzi di neve e con un simpatico orso polare. Il tutto giocando allegramente con la pasta di zucchero, nel suo candore naturale e nella variante di colore azzurro.
Ora passiamo ai dettagli.
L'occorrente per il nostro centrotavola è estremamente semplice: un panettone ed una buona quantità di pasta di zucchero (per la ricetta che usiamo, stavolta in dose doppia, potete vedere qui).
Il punto fondamentale è stato, anche per questo lavoretto un po' delicato, il coinvolgimento concreto ed attivo dei bambini.
Innanzitutto, hanno steso con i loro mattarellini la pasta di zucchero: un grande panetto bianco per l'igloo e altri piccoli, azzurri, per i fiocchi ed i pupazzi di neve. Poi hanno ritagliato i fiocchi di neve (quattro, come le fiocchettine Panna, Bianca, Candida e Sofficina) con l'apposito estrusore e quattro pupazzetti (unica deroga al testo del racconto) con uno stampino per biscotti.

A questo punto, ottenuta una "sfoglia" bella grande di pasta di zucchero, ci abbiamo molto semplicemente appoggiato sopra il panettone rovesciato: una volta capovolto, è bastato rifinire un po' i bordi per ottenere già un certo non so che di "ghiacciato". Abbiamo poi completato il nostro igloo  formando due salsicciotti bianchi e mettendoli ad arco, per l'ingresso.
Ci siamo poi dedicati alla realizzazione dell'orso polare, il nostro Batuffolo.
Ogni bimbo ha modellato una parte del suo corpo: una pallina per la testa, una più grossa per il corpo, due più piccole per le orecchie, un'altra per la coda, e poi altri pezzettini per le zampe ed il musetto... Un paio di stuzzicadenti ci hanno aiutato a tenere su il tutto. 
Intanto, abbiamo completato l'igloo tracciando i cubettoni di ghiaccio con un pennarello alimentare color azzurro; inumidendoli con un po' d'acqua, vi abbiamo fatto aderire i fiocchi di neve (che, come nella nostra storia, potevano così dormire attaccati alle pareti dell'igloo).
I bimbi hanno anche completato i loro pupazzetti di neve, con dettagli disegnati con un pennarello alimentare nero e le sciarpine in pasta di zucchero colorata. 

Abbiamo poi arricchito l'orsetto con tanti dettagli colorati recuperati dalle calze della Befana: due pezzetti di liquirizia per gli occhi; un Tic Tac rosso per il naso, due fettine di caramella gelèe alla fragola per l'interno delle orecchie; una lunga caramella arrotolata e poi fermata da un anellino di pasta di zucchero per la sciarpa. Carino, vero?


Una volta assemblato il tutto e posto su un grande piatto da portata di vetro trasparente, l'igloo è uscito in tutto il suo splendore... e con tutte le sue imperfezioni che lo hanno reso davvero nostro.

Eccolo qua:


P.s. Con il nostro igloo, partecipiamo a "Il mercoledì dell'arte - tema celeste" di Priorità e passioni:

domenica 27 gennaio 2013

Panna e le sue sorelle

Questo "racconto dell'inverno" è stato ideato e scritto da Margherita.
Panna e le sue sorelle sono quattro graziose fiocchettine di neve che un giorno partono per un lungo viaggio...
Come nostra abitudine, la favolina è stata illustrata da me e colorata giorno per giorno dai bambini.
Le didascalie, in stampatello maiuscolo, hanno costituito esercizio di lettura quotidiana per Camilla e Mariangela, in classe prima.
Margherita, come al solito, ha voluto anche disegnare le varie scene della storia.

Panna e le sue sorelle
C’era una volta in un inverno freddo e gelido un piccolo fiocco di neve.
Era una femminuccia!
Era piccola e candida, soffice soffice, aveva due grandi occhi azzurri e ciglia nere e lunghe, due guance rosse e una bella boccuccia sorridente, e un nasino a patatina giallo. Il suo nome era Panna.

Panna aveva tre sorelline: Bianca, Candida e Sofficina.

Insieme giocavano a nascondino tra le soffici nuvole e si divertivano tanto!


La loro mamma era un’enorme nuvolona azzurra, che un giorno aveva deciso di lasciarle andare perché erano già cresciute ed erano pronte ad affrontare il lungo viaggio nel cielo fino a toccare terra.


Quel giorno di gennaio era la giornata più fredda dell’anno: per questo la neve scendeva soffice, svelta e leggera e ben presto ricoprì campagne, montagne e colline di un soffice manto candido come cotone idrofilo e freddo come un gelato di panna.

Panna e le sue sorelle volteggiarono a lungo leggere e felici nell’aria fredda e pungente.
Quando arrivarono al suolo, incontrarono un cucciolo di orsetto polare di nome Batuffolo.

Panna, Bianca, Candida e Sofficina si erano divertite così tanto nel loro viaggio, da non accorgersi che erano arrivate fino al Polo Nord!
Si presentarono e fecero subito amicizia con Batuffolo, così iniziarono a giocare insieme: a palle di neve, con lo slittino nuovo di Batuffolo e infine fecero un pupazzo di neve che chiamarono “Re dei ghiacci”.


Giunse la sera e le fiocchettine di neve non sapevano dove andare a trascorrere la notte: allora Batuffolo le invitò in una grotta di ghiaccio – che loro chiamavano igloo – dove lui abitava con la sua mamma e il suo papà.


Panna e le sue sorelle si attaccarono alle pareti di ghiaccio e trascorsero una notte placida e serena.


Stettero così bene che il giorno dopo le fiocchettine di neve mandarono il Vento del Nord a chiamare la loro mamma Nuvola a vivere lì.


Da quel giorno vissero tutti per sempre felici e contenti al Polo Nord.

Per chi volesse sono disponibili in formato pdf il testo del racconto e i disegni da colorare, con didascalie

In questa foto (un po' sfuocata) potete vedere il nostro cartellone con pupazzetti di neve, ora completato.


I post della settimana prossima saranno dedicati al nostro "pranzo dell'inverno": nel primo vi mostrerò il nostro centro-tavola-torta, ispirato proprio da questa favolina.

venerdì 25 gennaio 2013

Quadretti di polistirolo: pinguini tra i ghiacci


Il pinguino Birichino ci ha ispirato un lavoretto tutto invernale.
Partendo da un'idea simile proposta da un vecchio libro (Attività Bricolage Creazioni, ed. EL) abbiamo pensato di realizzare dei quadretti ad effetto-ghiaccio utilizzando il polistirolo.
Avevamo già in casa un pannello di polistirolo bianco dello spessore di circa 1,5 cm.
L'ho ritagliato in quattro parti ed ho stampato e ritagliato su un foglio di cartoncino quello che sarebbe diventato il motivo fondamentale dei nostri quadretti: una cornice di ghiaccio.


Ogni bimbo ha tracciato il bordo sul polistirolo con un pennarello. 
Poi è venuto il momento di ritagliare le cornici.
Questa è, ovviamente, un'operazione molto delicata, in cui sorvegliare attentamente i bambini ed aiutarli guidando loro la mano, ove necessario. Noi abbiamo utilizzato un coltellino da cucina, più piccolo e maneggevole rispetto al cutter. Come base d'appoggio per l'incisione, abbiamo pensato alla cassette di cartone della frutta, capovolte. In questo modo non si rischia di danneggiare il tavolo.
Una volta ottenute le nostre cornici di ghiaccio...,

...è venuto il momento di pensare ai pinguini.
Per realizzarli abbiamo utilizzato la parte "di scarto" del nostro polistirolo, cioè l'interno della cornicetta appena ritagliata. 
Margherita ha pensato ad una pinguina di profilo, disegnandola a mano libera; Camilla, Mariangela e Giovanni si sono aiutati con due forme circolari di misure diverse, per tracciare la testa ed il corpo.
Questa volta ho ritagliato io gli animaletti, più piccoli e delicati.
A questo punto, i bambini hanno colorato i propri pinguini con colori (noi abbiamo usato i tubetti di acquerelli non diluiti, ma possono andare benissimo anche gli acrilici) e pennelli, adornandoli anche con fiocchi per le femminucce ed una simpatica cuffietta per il maschietto.
Mentre i pinguini si asciugavano, abbiamo preparato gli sfondi su normale carta da disegno ruvida, con colori a tempera spugnati.
Abbiamo poi assemblato il tutto con tanti tocchi di colla per materiali plastici...

Ed ecco qui i nostri pinguini su cornice di ghiaccio!
Margherita

Camilla

Mariangela

Giovanni

mercoledì 23 gennaio 2013

Il pinguino Birichino

Oggi vi raccontiamo una favolina tutta invernale completamente inventata e dettatami da Giovanni (4 anni) la scorsa settimana.
A noi è piaciuta per la sua semplicità e per la coerenza e fluidità del racconto, soprattutto in relazione all'età del bambino.

IL PINGUINO BIRICHINO
C’era una volta un piccolo pinguino al Polo Sud che si chiamava Birichino.
Un giorno, mentre faceva una passeggiata tra i ghiacci con la sua mamma e il suo papà, si perse: Birichino andò avanti per la strada mentre la mamma e il papà voltarono in un’altra.
Mamma e papà pinguino iniziarono subito a cercarlo: il papà lo cercava con la loro macchina caricata su una slitta; la mamma era tanto preoccupata, triste e piangeva quando lavava i piatti pensando al suo piccolo pinguino.
Birichino si sentiva tanto solo e aveva paura. Dormiva dentro ad un igloo abbandonato ed era tanto triste.
Una mattina, mentre faceva colazione, incontrò un piccolo orso polare: il suo nome era Giulio ed era molto più grande di lui!
Birichino e Giulio diventarono amici e poi incontrarono una foca molto buffa e molto simpatica che disse: “Volete giocare a pallone con me?”
E loro risposero: “Sì!” “Sì!”.
Alla fine diventarono tre amici e il piccolo pinguino ritrovò la sua mamma aiutato dai suoi due amici.
E vissero tutti felici e contenti.


Ed ecco  il pinguino Birichino disegnato da Giovanni:


Nel prossimo post vi mostreremo Birichino ed altri suoi amici pinguini in un lavoretto tutto invernale...

lunedì 21 gennaio 2013

Cartellone tattile dell'inverno


Vi ricordate il nostro cartellone tattile dell'autunno?
Ovviamente, in questi giorni lo abbiamo aggiornato, lavorandoci su fino a farlo diventare un bel cartellone tattile dell'inverno.
Come sempre, il nostro punto di partenza è stato l'osservazione della realtà circostante. Il  paesaggio intorno a noi è cambiato: si è fatto più cupo, secco e freddo nel senso pieno del termine. I cambiamenti più evidenti intorno a noi osservati dai bambini sono stati la perdita pressochè totale delle foglie da parte degli alberi, la scomparsa di molte bacche dai cespugli, l'incupirsi del cielo e l'accendersi dei camini i molte case. Poi, anche se per ora ha fatto solo capolino, la neve. La neve è l'elemento naturale che nell'immaginario di ogni bambino caratterizza assolutamente l'inverno.
Poi, ci sono gli abiti che indossiamo: si sono fatti più pesanti, spessi e caldi. Sono comparsi guanti, sciarpe, giacconi  imbottiti e cappotti di lana.
Per aggiornare il nostro cartellone, questa volta abbiamo iniziato proprio dai bimbi e dai loro vestiti.

I 5 bambini di carta, loro 5, (per chi volesse, i bimbi disegnati sono scaricabili qui, in formato pdf) sono stati vestiti d'inverno.
Ogni bambino, recuperando la propria sagoma dal cartellone dell'autunno l'ha svestita e poi ri-vestita.
Scegliendo ed abbinando i colori del caldo pannolenci per le cuffie con pon pon, i cappotti ed i guantini e ritagliando nuovi stivali, più alti, di gomma crepla.
E' sempre molto divertente scegliere ed abbinare a proprio piacimento i colori, provare e riprovare fino ad ottenere il risultato "perfetto"!

A questo punto, ci siamo dedicati allo sfondo.
Per realizzarlo in modo da far spiccare su di esso una bella quantità di neve bianca, abbiamo pensato di dipingere tutto di blu. Di immaginare una nostra passeggiata fuori sul far della sera. In fondo, d'inverno il sole tramonta presto, il buio arriva già a metà pomeriggio, e la cosa è abbastanza realistica...
Dipingere di tempera blu un grande foglio di carta da pacchi è stato un momento piacevole e divertente, anche se un po' caotico, per tutti e 5 i bambini: specialmente Tommaso, ormai ufficialmente promosso a "bimbo grande" si è dato un gran daffare -con tutto il proprio corpo- per dipingere il grande foglio bianco, con enorme soddisfazioni e grandi risate.

Per completare il cielo nostro cartellone, i bimbi hanno poi fustellato tanti fiocchetti di neve bianchi e delle stelline gialline.
Intanto, abbiamo pensato a come realizzare dei cespugli spogli e secchi: colorando la "paglina" bianca tipica delle ceste natalizie con la tempera marrone. Una volta asciutta, l'effetto non è niente male, oltre al fatto che questi cespugli sono trimensionali e davvero "molto tattili"! 
A questo punto, abbiamo cominciato ad assemblare i vari elementi: la strada con i bambini, la casa, gli alberi spogli, poi la neve, taaanta neve di soffice e candido cotone idrofilo.

Poi abbiamo incollato i cespugli, altra neve, le formine fustellate e realizzato diversi pupazzetti di neve come questi, per rendere più grazioso il tutto.

Vi mostro nel dettaglio i vari particolari: i bambini in tenuta invernale...



Ecco gli alberi di carta vetrata marrone e quello di cartone grosso, marroncino, ricavato da uno scatolone: vestiti d'inverno risultano spogli, secchi, adornati da qualche fiocchetto di neve in qua e là.

Questa qui sotto, invece, è la casa: il nostro palazzo è stato modificato mettendo due spugnette abrasive cilindriche e grigie a mò di fumo che esce dal tetto; poi uno strato di pannolenci bianco orna il tetto e tutti i davanzali delle finestre; una coltre di neve bianca di cotone idrofilo ricopre, invece, la parte inferiore della porta.

Per finire, anche il gattino e la cagnolina Matilde sono stati vestiti con cappottino e cuffietta di pannolenci... 


Ed ecco pronto il nostro cartellone tattile dell'inverno!
 E' stato appeso ad una parete della nostra sala: tutto da toccare, fatto di tanti materiali diversi da poter far accarezzare e sperimentare.
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